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angelo di Carne > Origini S.Filippo


"Castrorao Borgo Medievale Fondato nel 1600"
(Oggi solo un quartiere di case)





bbbbbbbII Gravina aveva ereditato Palagonia dal padre, e Francofonte, con Kadera, dalla madre: una Moncada Acuna, nipote della figlia preferita di Giovanni Cruillas.
bbbbbbbEra forato dell'Inquisizione; aveva parentele autorevoli; e avrebbe potuto contare, sempre, sull'appoggio del Marchese di Ceraci. Raccolse a Catania, nel '79, all'8%, contro soggiogazioni da accendere su Calatabiano, il danaro che gli mancava (10135 delle 13850 once, di cui avrebbe fatto deposito in tavola, nell'agosto dell'80); e anni dopo volle comprare (accollandosi soggiogazioni esistenti, o costituendone di nuove, ma al 10%) la contigua baronia di Fiumefreddo e S. Basilio.
bbbbbbNel catanese fu vicario, a lungo, per la difesa dai Turchi. E fu al centro di un clamoroso episodio della storia palermitana: quando, nominato da Ceraci Pretore, ma privo del requisito della nascita nella città, non potè sormontare l'opposizione del senato. Nell'archivio di Simancas sono le carte di un processo a suo carico, non reperite allorché ve la cercammo.




Cavaliere nedievale.

Fortezza del IV° sec. A. C. con la "Bertesca" porta di estrema fuga e salvezza sul dirupo. A fianco il Salone Cruyllas

bbbbVenuto in possesso di Calatabiano (vi entrò solennemente, ed ebbe dai giurati, dono pieno di simbolo, una catena d'oro), Ferrante Gravina Cruillas prese a trascorrere in mezzo a quei "boni vassalli" non poca parte del suo tempo, tra fortunate coltivazioni di cannamele e rustici amori linguagrossesi: ma anche vi trovò, sulle terre "delli Bonsignuri", verso il confine con Castiglione, l'uomo che meno avrebbe desiderato per vicino ed antagonista.
bbbbNel 1474 Betta e Barnaba avevan concesso quelle terre, per il canone di un'oncia e ventiquattro tari, a un Bonsignore di Taormina. L'enfiteusi dissimulò una vendita non autorizzata, perché il canone venne rimesso, subito dopo.





bbbbSullo scorcio del '500 (in un tempo di rivoluzionaria ascesa dei prezzi, e di rivalutazione della terra), quel contratto die' luogo a questioni. Ma intanto la varia fortuna dei possessori, in cent'anni aveva impresso il suo segno su quel territorio.
bbbbI Bonsignore ebbero tristi tempi, erano indebitati a tal punto che alla morte di uno di essi, nel 1529, i chiamati rinunciarono all'eredità: tranne una, che era minorenne.
bbbbNessuno s'arrischiava ad intraprendere la coltivazione di quelle terre, gravate di rendite secundum bullam, e infeste a chi vi immischiasse come affittuario: nel cerchio della responsabilità, troppo più largo che quello del debito, restando imprigionato anche il mero detentore.




Castrorao: Caseggiato

Chiesa di Castrorao: Porta Principale





Le vigne (le alte, di paricchia, ma ancor più le basse), si trovarono presto "depresse e rovinate", e il fondaco fu trascurato.
.....Ad ogni maggio, per molti anni, passò e ripassò per luoghi tristemente insalvatichiti la processione affannata e vociante che il 12 del mese conduceva il simulacro di San Filippo (venerato a Castiglione, donde aveva scacciato i "molti demoni, che infestavano il paese", e veneratissimo qui) dall'abitato di Calatabiano alla campestre chiesa, che gli era stata dedicata in quella contrada; e lo riportava in paese otto giorni dopo, al termine della festa che vi si era svolta, "grandissima" "con liberazione di molti spiritati".






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